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CONTRO UN MARE DI PLASTICA: LIBERIAMO LA SPIAGGIA DI PAESTUM DALLE CANNUCCE!

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Arrivare in spiaggia, stendere l'asciugamano, godersi il sole e il mare. E, tra una tintarella e un tuffo, ritrovarsi a contare cannucce e altri residui di plastica tra la sabbia.

Secondo il rapporto del WWF "Coste: il profilo fragile dell'Italia", solo il 30% delle spiagge italiane è rimasto allo stato naturale. Le altre sono state deturpate da scarichi industriali, porti e agglomerati urbani. In America si utilizzano 500 milioni di cannucce al giorno che, attaccata l'una all'altra, farebbero il giro della terra due volte e mezzo e che sono diventate il principale fattore inquinante degli oceani. E in Italia non va meglio.

Per quanto molte delle nostre spiagge siano pulitissime grazie al lavoro di operatori e privati, il problema andrebbe risolto a monte: e allora, perché non utilizzare materiale interamente biodegradabile nei nostri stabilimenti balneari? Dal 2013, al Dum Dum Republic, abbiamo deciso di bandire la plastica e adottare il monouso biodegradabile che va dai bicchieri nei quali serviamo il nostro leggendario mojito ai piatti per il Panpolpetta fino alle cannucce totalmente biodegradabili.

In questo modo, dalla nostra spiaggia di Paestum, abbiamo aderito concretamente al movimento "The Last Plastic Straw" (l’ultima cannuccia di plastica) fondato dalla californiana Jackie Nunez nel 2011, e iniziato a liberare il litorale dalla plastica scegliendo...di non utilizzarla affatto! Per approfondire il ruolo delle cannucce negli oceani, vi invitiamo a guardare "Straws", film diretto da Linda Booker e presentato al festival Cinemambiente di Torino, che racconta proprio del movimento "The Last Plastic Straw". I locali che vi hanno aderito vanno da San Francisco a Bali, dall'Università della Georgia a Mullumbimby in Australia...fino a Paestum con il Dum Dum Republic!

In origine di bambù, le cannucce sono nate per far passare i neonati dal seno materno al bicchiere. Viste con questa prospettiva, possiamo tranquillamente ammettere di poterne fare a meno da adulti, soprattutto tenendo conto delle statistiche:

- ogni ristorante getta 45.000 cannucce circa all’anno

- nei Fast Food, ogni giorno se ne utilizzano 60milioni

- si stima che il 90% di uccelli marini, balene, delfini e tartarughe abbia ingerito plastica, tra cui, spesso, anche cannucce.

La produzione delle cannucce si basa sul petrolio, una risorsa non rinnovabile, la cui estrazione e lavorazione provocano, a loro volta, conseguenze disastrose per l’ambiente perché si degradano molto lentamente e, se abbandonate, restano in natura per decenni.

Scegliere di utilizzare il materiale biodegradabile ha permesso al Taco Junky (Boulder, Colorado) di risparmiare ben 12 mila cannucce che, altrimenti, avrebbero contribuito a danneggiare l’ambiente. Immaginate quante ne sono state risparmiate da tutti quelli che hanno scelto il biodegradabile! Quante ne abbiamo risparmiate fino ad ora al Dum Dum Republic? E se, oltre a noi, anche tutti gli altri lidi e ristoranti del litorale di Paestum adottassero questa politica, quanto sarebbero più pulite e belle le nostre spiagge e il nostro mare? Saremmo il primo litorale in Italia completamente libero da cannucce e residui plastici! Pensateci: basterebbe davvero poco per rendere più sano il nostro ecosistema, aumentare la qualità della nostra vita e…dire no a questo mare di plastica!

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